IL GEOMETRA: la prima figura tecnica sul territorio
Alla presenza del Presidente del Collegio dei Geometri, Paola Passeri, del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Maurizio Paulini, e di numerosi tecnici, la platea attenta e interessata degli studenti dell’ITCAT Bramante di Macerata mercoledì 6 dicembre ha partecipato alla Giornata di studio sulla realizzazione delle SAE (Soluzioni Abitative in Emergenza) .
L’ingegner Paolo Lorenzini, docente della scuola e promotore dell’iniziativa, anche in relazione al suo impegno professionale in aree SAE, ha parlato sia delle iniziative di “alfabetizzazione” sismica dedicate ai ragazzi delle scuole medie della città già a partire dallo scorso anno, in piena emergenza sismica, sia delle attività messe in atto per preparare tecnicamente i futuri geometri, anche a queste situazioni di emergenza. L’ingegner Paolo Sabbatini, direttore dei lavori delle SAE e dipendente ERAP, presentando “La gestione del territorio in fase post sismica”, ha illustrato gli interventi tecnici messi in atto per la realizzazione della SAE in varie zone della Provincia, attraverso immagini effettuate con il drone, filmati, fotografie riguardanti le varie fasi di svolgimento dei lavori, apparsi subito complessi anche per le caratteristiche del territorio. “Le SAE, benché di solo 40-60 e 80 metri quadri, - ha spiegato Sabbatini - sono attese e percepite dagli sfollati non come strutture temporanee ma come nuove vere case e consentono di ricostituire un tessuto sociale fortemente disaggregato dal sisma”. Nel corso dell’incontro i relatori non si sono soffermati quindi solo sulle problematiche tecniche ma anche sulle implicazioni sociali ed umane di un evento così drammatico.
Il Sindaco di Muccia, Geom. Mario Baroni, ha subito dichiarato che il suo scopo è “di far entrare prima possibile i terremotati nelle SAE”, anche se a Muccia le aree erano state individuate già a gennaio ed i cantieri sono diventati operativi solo a maggio. “Ora stiamo cercando di recuperare il tempo e guardiamo al paese che è nuovo, anche se ci si rende conto che di punto in bianco ha perso tutti i suoi edifici pubblici. Le problematiche post sisma sono anche sociali e umane, con la gente che sta ancora nei dormitori e altra giù al mare, con la pressione della stampa, con la disgregazione pure delle famiglie, che è il lato peggiore… ma il dramma di chi ha vissuto il terremoto è tanto profondo che chi non lo vive non lo può capire.”
Ma in questa situazione quale sarà il ruolo del geometra? “È la prima figura tecnica su un territorio così profondamente colpito, e quindi lo aspetta un lavoro molto impegnativo, un ruolo attivo e fondamentale - risponde il prof. Lorenzini - un ruolo insostituibile, anche grazie alle competenze acquisite a scuola”. E il presidente Paulini conferma: “Il mercato oggi è carente di queste figure e c’è grande bisogno di tecnici, a vari titoli. Quello che non funziona è la macchina della ricostruzione, con pochi cantieri aperti sui tanti che aspettano di partire”.
Considerando l’impegno e l’attenzione al territorio della scuola per Geometri possiamo ben sperare per il nostro futuro. Anche per la ricostruzione.